
Bulgari Ginza: la stella italiana di Tokyo

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Siamo al Bulgari Restaurant di Tokyo all’ultimo piano della Bulgari Ginza Tower: la vista é mozzafiato. Tutto luccica.
Ginza é il macro quartiere di Tokyo, tra i più lussuosi al mondo. È un susseguirsi di fastosi department stores, buildings e towers disegnati da architetti di grido, vetrine da sogno, autentiche opere d’arte, che mostrano solo il meglio della moda e del design internazionale. C’è il non plus ultra. Siamo circondati da grandi firme; Cartier è proprio difronte, per fare un nome.
Siamo anche nella capitale mondiale della gastronomia. Per chi non lo sapesse qui a Tokyo ci sono 175 ristoranti insigniti con una stella Michelin, 53 con due e 14 con tre. Parigi segue a larga distanza. Qui non si scherza, la gastronomia è una cosa seria: i giapponesi hanno un palato estremamente raffinato, sono abituati a un servizio di altissimo livello e a esigere il meglio del meglio. Per non parlare dell’importanza dell’estetica e della forma.
La concorrenza è spietata. Perdere un cliente é facilissimo anche per un minimo dettaglio, dato che sono disponibili tante altre proposte top notch.
Ebbene proprio qui c’è un wow team che ha scritto una wow story: Luca Fantin, Executive Chef e Rafael Charquero, Pastry Chef. Grazie al loro talento, alla loro professionalitè e dedizione hanno ottenuto la prima stella Michelin assegnata a uno Chef italiano in Giappone.
Inutile dirlo, il pranzo è stato indimenticabile: una cucina che combina eleganza e tradizione con creatività, ricerca estetica e innovazione, proprio come il marchio Bulgari.
Il menù:
Benvenuto di bollicine. Bellavista Gran Cuvée 2006, Franciacorta, accompagna gli antipasti:
Verdure di stagione con salsa di Parmigiano:
Iniziamo con una tavolozza su tema degli asparagi bianchi, come fossero spaghetti, come un gelato, fritto e bollito o come tartare con polvere di prosciutto.
Cambia l’accompagnamento liquido e segue un: Alteni di Brassica 2012, Gaja, Sauvignon blanc, DOC Langhe
Entra un’altra composizione di apetizers:
- Carote come spaghetti con alici marinate
- Cips di polenta, bottarga fatta in casa e caviale
- Pizza fritta ripiena
- Calamari con broccoli.
Insalata di 20 tipi di verdure diverse in diversi tipi di cottura: fresco, fritte, lesse e grigliate
Entra in scena: Vigne Orsone, Bastianich, Ribolla Gialla, DOC Friuli Colli Orientali
Che accompagna:
Linguine con calamaro, carciofi e menta.
Le linguine sono fatte da loro e si nota. Alla base del piatto c’è una salsa a base di nero di seppia che sorprende e stravolge tutti i colori nell’avvolgere ogni forchettata. Strepitoso
Rana pescatrice con spinaci e salsa verde.
Rana pescatrice cotta a 63º alla lampada, accompagnata da spinaci, burro in spuma e aneto.
Passiamo ai rossi con: La Grola 2009, Allegrini, Valpollicella.
Entrecote alla griglia con radicchio rosso di Treviso e balsamico.
L’entrecote é confit in olio a bassa temperatura, accompagnato da radicchio di Treviso (terra di origine di Luca Fantin) alla griglia.
Arrivano i dessert: sono le creazioni di Rafael Chaquero, autentiche opere d’arte. Che dire! Le foto parlano più delle parole.
Fa parte del menù invernale. Sopra una base di pan di spagna paradiso con avogado e lime, mousse di cioccolato bianco e litchis. Accompagnato da crumble e da gelato di cocco.
Secondo dessert: Tiramisù affogato con gelato al mascarpone.
Spettacolare alla vista, ma anche al palato per il gioco di testure e sapori. Genovese di nocciola bagnata con caffè Illy, spirale di crema di mascarpone e crema inglese al caffè, crumble di caffè, sorbetto di mascarpone, sfera di zucchero con all’interno una spuma di panna e di mascarpone… Da sogno!
Caffè: Capuccino florale e tentazioni (banana cake, macaron ai fiori di ciliegio, tartufo di limoncello e coco, cookie di cioccolato, pâte de fruits di frutto della passione, lecca-lecca di cioccolato 70% con polvere di ciliegia disidratata).